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L’amministratore di condominio

L’amministratore di condominio è una figura con funzioni esecutive che si occupa di amministrare i beni comuni e di eseguire le delibere assembleari.

L’incarico di amministratore di condominio può essere affidato sia a una persona fisica che a una persona giuridica.

La legge non stabilisce quale forma debba assumere una società per essere amministratore di condominio ma ci sono comunque dei requisiti che l’amministratore deve avere. 

In particolare l’amministratore di condominio:

  • non deve essere stato sottoposto a misure di prevenzione;
  • non deve essere interdetto o inabilitato;
  • deve aver conseguito un diploma di scuola secondaria di secondo grado;
  • deve svolgere una formazione annuale in amministrazione condominiale.
  • non deve avere condanne da parte della giustizia; 

Il diploma e la frequenza a corsi di formazioni non sono necessari se come amministratore viene nominato un condomino dello stabile.

Nominare un amministratore di condominio è obbligatorio quando ci sono più di otto condomini.

L’incarico ha durata di un anno e se l’assemblea condominiale non lo revoca l’amministratore si considera rinnovato automaticamente.

Come si evince da quanto detto è l’assemblea condominiale che nomina l’amministratore e affinché la nomina sia valida è necessario che la maggioranza dei condomini presenti in assemblea rappresenti almeno la metà del valore dello stabile.

L’amministratore ha diversi compiti e doveri tra i quali:

Nel momento in cui l’amministratore accetta la nomina da parte dell’assemblea è tenuto a specificare l’importo che chiede come compenso.

Il ruolo dell’amministratore è sicuramente molto delicato e pieno di responsabilità. Tuttavia è bene ricordare che ogni singolo condomino può in ogni momento chiedere conto all’amministratore del suo operato e accertarsi che tutto venga svolto in modo chiaro e trasparente.

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