I rapporti tra inquilino e condominio
Nel corso del tempo ci sono stati diversi cambiamenti nei rapporti tra inquilino e condominio.
Ovviamente non si tratta di cambiamenti tali per cui un inquilino possa in qualche modo sostituirsi al locatore ma vale comunque la pena esaminarli per avere un quadro completo del ruolo che un conduttore ha all’interno del condominio.
L’inquilino, detto anche conduttore o locatario, è il soggetto che, in seguito alla stipula di un regolare contratto di locazione godrà di un immobile, messo a disposizione dal locatore che è il legittimo proprietario.
Prima di tutto è bene sapere che un inquilino con regolare contratto di locazione entra a far parte dell’anagrafe condominiale ossia in quel particolare elenco che l’amministratore aggiorna di volta in volta per convocare l’assemblea di condominio.
A partire dal 2016 il proprietario di un appartamento ha l’obbligo di comunicare all’amministratore condominiale l’esistenza del contratto di locazione, entro sessanta giorni dalla stipula dello stesso.
In questo modo viene reso noto all’amministratore che un nuovo soggetto prenderà parte alla vita condominiale e che, entro certi limiti, concorrerà a formare la volontà del condominio.
Alla consegna del bene locato l’inquilino subentra automaticamente nel godimento delle parti comuni dell’edificio.
Tuttavia è giusto sottolineare che vale sempre il principio per cui la partecipazione alla gestione condominiale spetta di diritto al proprietario dell’appartamento locato.
L’inquilino può limitarsi ad intervenire per questioni che riguardano l’ordinarietà, ma non può in nessun modo sostituirsi al locatore.
A questo riguardo va ricordato che per l’assemblea condominiale e sue eventuali delibere è necessario fare riferimento ai proprietari degli appartamenti, senza considerare i conduttori.
Quindi l’avviso di convocazione dell’assemblea va comunicato al proprietario che a sua volta informerà l’inquilino. Le delibere assembleari sono valide anche senza la partecipazione dell’inquilino.
Un’eccezione a questa regola si ha nel momento in cui nell’assemblea si debba discutere di riscaldamento e condizionamento: anche se il proprietario ha comunque l’ultima parola, il conduttore ha la possibilità di partecipare all’assemblea di condominio ed esprimere il suo voto.