Cedolare secca, novità 2020
La cedolare secca è un regime facoltativo che permette di pagare un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali per la parte derivante dal reddito dell’immobile.
Alcune novità sono state introdotte di recente, vediamole insieme.
Per prima cosa è stato esteso ai Comuni colpiti da calamità naturali la cedolare del 10% sulle locazioni abitative a canone concordato. Inoltre è stata confermata la cedolare secca del 10% per le locazioni residenziali a canone calmierato.
Per quanto riguardare gli affitti brevi, che nell’ultimo periodo hanno riscontrato un notevole successo, è possibile adottare la cedolare secca al 21%
Niente cedolare secca per gli immobili commerciali ad eccezione di coloro che hanno firmato un contratto di locazione di un negozio entro il 31/12/19.
Ricordiamo inoltre che per i contratti soggetti a cedolare secca non vengono pagate l’imposta di registro e l’imposta di bollo che normalmente sono dovute per le registrazioni, proroghe e risoluzione dei contratti di locazione.
Tuttavia è bene sottolineare che la cedolare secca non sostituisce l’imposta di registro nei casi di cessione dei contratti locativi.
Scegliere la cedolare secca equivale a rinunciare all’aggiornamento del canone di locazione, anche nel caso in cui sia espressamente previsto dal contratto.
Possono optare per questo regime le persone fisiche titolari del diritto di proprietà o di diritti reali di godimento che non cedono in locazione l’immobile per l’esercizio di attività imprenditoriali o di arti e professioni.
L’opzione della cedolare secca ha la stessa durata del contratto o della sua proroga.
Infine va ricordato che il reddito assoggettato a cedolare viene escluso dal reddito complessivo e sulla cedolare non possono essere fatte valere le detrazioni.
Il reddito che viene sottoposto al regime della cedolare va a fare parte del reddito per il riconoscimento della spettanza o della determinazione di deduzioni, detrazioni o benefici di qualsiasi natura collegati al possesso di requisiti reddituali.
