Edilizia green, la casa anti inquinamento nZEB
Nel mese di settembre 2019 a New York si è tenuta l’Open Innovation Call, una competizione organizzata dalla città statunitense con lo scopo di testare le nuove tecnologie in campo edilizio per migliorare la qualità dell’aria.
Vincitrice di questa edizione è stata un particolare tipo di pittura, Airlite, che riesce a ridurre smog e batteri contrastando allo stesso tempo il surriscaldamento urbano.
Questo è solo uno dei tantissimi esempi che potremmo fare per parlare della nuova direzione che sta prendendo il settore edilizio o più in generale il “settore casa”.
Ridurre l’impatto dell’uomo sull’ambiente e cercare di diminuire l’inquinamento nelle città sono i due pilastri fondamentali su cui poggia l’edilizia green, il cui obbiettivo è quello di utilizzare materiali realmente sostenibili per le nuove costruzioni.
Ma cosa si intende per materiale sostenibile?
Affinché un materiale possa considerarsi effettivamente sostenibile è necessario prendere in considerazione il ciclo di vita del prodotto.
Nello specifico ciò che conta davvero è la fornitura o l’estrazione delle materie prime necessarie alla realizzazione del materiale, la produzione, l’imballaggio e il trasporto.
Per cui un materiale “green” è tale se è di provenienza locale, ha una lunga durata e, una volta terminato la propria “vita”, è facilmente riciclabile.
Aspetto molto importante dell’edilizia green è che, oltre a far bene al pianeta, è anche meno costoso che continuare a costruire in modo “tradizionale”.
L’edilizia green prevede infatti l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile dove possibile.
In ogni caso un’efficienza energetica che porti le costruzioni a un taglio delle emissioni che si avvicina molto al 100%.
Si tratta di edifici nZEB, ossia nearly zero energy building, costruzioni con un consumo energetico quasi a zero ed elevate prestazioni per ridurre il più possibile i consumi.
Non esiste un unico modo per costruire edifici di questo genere ma in generale ci sono dei principi di cui tener conto.
Prima di tutto è necessario cercare soluzioni passive che minimizzino la richiesta di energia. Per farlo va tenuto conto della forma e dell’orientamento della costruzione, per poter sfruttare a pieno la luce solare e i venti prevalenti.
Successivamente entrano in gioco i materiali costruttivi che dovranno essere performanti dal punto di vista dell’isolamento.
Gli edifici nZEB si prestano bene come esempio dell’edilizia green poiché rispecchiano a pieno i valori di questo nuovo modo di costruire.
Anche nella nostra città stanno prendendo piede queste nuove costruzioni. Nè è un esempio il progetto “Corte del Cinghio”, una nuova costruzione che sorgerà nel quartiere Montanara-Cinghio sud e che ha tutte le caratteristiche per poter essere definito all’avanguardia.
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