L’architettura del futuro
Come sarà l’architettura dei prossimi anni? Le nostre città cambieranno volto?
È importante poter dare risposta a queste domande perché individuare i trend che influenzeranno il settore immobiliare ci permette di gestire al meglio i nostri investimenti.
In questo momento una delle maggiori preoccupazioni riguarda la questione ambientale. Il surriscaldamento globale rappresenta ad oggi la sfida più grande che la nostra generazione si trova ad affrontare. Ridurre l’impatto dell’uomo sull’ambiente è possibile soprattuto dal punto di vista architettonico.
Non a caso le direttive europee al riguardo sono chiare: a partire dal 2020 le nuove costruzioni in Europa dovranno avere un consumo energetico pari a zero.
Proprio per questo motivo l’architettura del futuro darà grande spazio alla sostenibilità. I nuovi edifici avranno impianti per il risparmio dell’acqua e saranno costruiti tenendo in considerazione di fattori esterni come la luce e la direzione del vento.
Altro aspetto fondamentale nell’architettura di domani sarà senza dubbio l’economia circolare.
Fino ad oggi si seguiva uno schema lineare nel mondo delle costruzioni: produrre, utilizzare, demolire. Così facendo si è creato un enorme spreco di energia e risorse naturali, oltre a un grande cumulo di rifiuti.
Mettendo invece in pratica i principi dell’economia circolare si sfrutterà e si riutilizzerà anche ciò che ad oggi verrebbe normalmente considerato uno scarto. Se oggi vedere finiture e rivestimenti realizzati riciclando vetro, sughero o cellulosa ci sembra strano o comunque un caso isolato nel prossimo futuro saranno proprio questi materiali di recupero a farla da padrone.
Sempre seguendo questo filo conduttore la tendenza, che comunque sta già prendendo piede, sarà quella del ristrutturare piuttosto che demolire. Costruzioni datate oppure inutilizzate possono essere recuperate e trasformate in immobili ad altra efficenza energetica.
Entrare nell’ottica del recupero e della trasformazione non è semplice nella nostra società ormai abituata all’usa e getta in tutti i settori. Ma si tratta di un inevitabile evoluzione che dovremmo affrontare se vogliamo preservare il nostro pianeta.
Infine nel prossimo futuro possiamo aspettarci un’architettura inclusiva.
I prossimi progetti daranno grande risalto all’aspetto sociale dell’abitare, alla condivisione e alla comunità che si creano attorno alla costruzione. Abitare non sarà più solo un aspetto privato ma riguarderà anche la società, intesa come l’insieme delle relazioni che vengono a crearsi in un contesto come quello condominiale o di quartiere.
Per questo saranno tanti gli spazi dedicati al vivere comune, alla condivisone e alla socializzazione.
Questo aspetto della condivisone e della socialità non riguarderanno solo gli ambiti privati del vivere ma si rifletteranno inevitabilmente anche sulle aree di pubblico interesse. La sfida che gli architetti di domani dovranno affrontare sarà quella di creare spazi urbani che favoriscano la convivenza e il tempo libero e che inducano le persone a relazionarsi col prossimo.